Importante svolta nelle indagini che hanno condotto all’arresto del sindaco di Marigliano, Antonio Carpino. Il GIP ha disposto la revoca della misura cautelare in carcere, commutandola in arresti domiciliari. L’istanza di scarcerazione, presentata dai legali Francesco Pica e Aniello Quatrano e stata accolta dall’ottava sezione del Tribunale di Napoli.
Carpino era stato condotto nel carcere di Secondigliano lo scorso 21 luglio, con l’accusa di corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso e scambio elettorale politico-mafioso. Secondo la DDA, infatti la camorra avrebbe aiutato il sindaco di Marigliano nel corso delle elezioni amministrative del 2015, in particolare nel quartiere Pontecitra. Secondo gli inquirenti, Carpino avrebbe promesso ai camorristi la costituzione di una cooperativa di ex detenuti, in cui assumere persone indicate dai clan.