Casamarciano, paese di santi …ed elettori

“In questo tempo di elezioni qualcuno è tentato di coinvolgere politicamente la chiesa e i suoi ministri. Non spetta a noi questo compito”. Parole e musica di Mons. Francesco Marino, Vescovo di Nola. Il monito di Mons. Marino ha aperto il Convegno diocesano d’inizio anno pastorale, che ha preso in via in questi giorni. Il vescovo e capo della diocesi nolana, punta il dito contro l’uso improprio “della chiesa e dei suoi ministri”, con particolare riferimento alla scelta del candidato consigliere comunale (ed attuale sindaco) di Casamarciano, Andre Manzi.

La fascia tricolore, che corre in questa tornata elettorale al fianco di Carmela De Stefano, nella lista “Casamarciano libera e giusta”, avrebbe coinvolto nella competizione elettorale la parrocchia di San Michele Arcangelo. Proprio dalla sagrestia della chiesa, Manzi è andato in diretta social sul profilo della propria lista, rispondendo ad alcune accuse, partite dallo schieramento avversario.

Manzi
Andrea Manzi

Una scelta che non è affatto piaciuta alla Diocesi che, attraverso le parole di Mons. Marino, ha stigmatizzato quanto accaduto. Amareggiato per l’accaduto don Pellegrino De Luca. Il parroco del complesso di Schiava, che ha più volte sottolineato di aver offerto ospitalità all’incontro, in quanto incentrato su tematiche ambientali. L’evento si sarebbe, di facto, trasformato in un vero e proprio comizio elettorale.

La replica di Manzi: “forse abbiamo peccato di leggerezza nella forma”

“Lungi da me una simile volontà – ha replicato il sindaco Manzi – Ho ricevuto ospitalità nella sagrestia della parrocchia San Michele di Schiava dalla garbata e sempre disponibilità di don Pellegrino per spiegare che sono fortemente contrario alla allocazione dell’impianto di compostaggio che si intende realizzare nello Stir di Tufino . Mi spiace che qualcuno abbia voluto pensare,pretestuosamente, ad un coinvolgimento interessato della chiesa in tale manifestazione montando un caso mediatico inesistente. Ripeto, mai abbiamo immaginato una cosa del genere. La chiesa – continua Manzi – ha sempre sostenuto ogni battaglia per la difesa del creato ed in tal senso abbiamo pensato in questa occasione.Se tale evento involontariamente ha creato imbarazzo alla diocesi e a Sua Ecc. il Vescovo e allo stesso parroco Don Pellegrino chiedo scusa ed umile perdono…forse abbiamo peccato di leggerezza nella forma”.

Primiano (Si Amo Casamarciano): “scelta di cattivo gusto”

Clemente Primiano

Sulla diretta incriminata si è espresso anche Clemente Primiano. Il giovane candidato a Sindaco con la lista “Si Amo Casamarciano“, diretta concorrente della lista in cui Manzi è candidato: “La scelta della location – afferma Primiano – è stata davvero di cattivo gusto. Possiamo dire che è stata una pagina brutta di questa campagna elettorale. Utilizzare un luogo sacro, come una chiesa, per aggredire verbalmente gli avversari politici, è una forma di violenza.

L’intervento della Diocesi sottolinea, ancora una volta, la deriva in cui naviga la comunicazione politica. Toni accesi e leoni da tastiera, enfatizzati anche dalla beffa del distanziamento sociale, vera morte del fare politica tradizionale. Niente strette di mano, comizi di piazza sostituite da dirette social, totale assenza di contatto umano con l’elettore. Questa “politica 3.0” ha preso il sopravvento ben prima che il virus ci cambiasse la vita. Quei famosi limiti alla decenza, di cui tanto spesso abbiamo sentito parlare, sono da tempo ampiamente (e sfortunatamente) superati. Non è più la difesa delle proprie ideologie politiche. Il carrozzone si è trasformato, a livello territoriale, ma anche regionale e nazionale, in una mera corsa al voto. Un punto, forse, di non ritorno, dove per una preferenza in più, si potrebbe arrivare a concedere diritto di voto anche ai Santi. Del resto, ci hanno sempre definito un paese di poeti, santi…ed elettori.