di Alberto De Sena
L’eccidio di Nola viene considerata dalla storia come la prima strage nazista compiuta in Italia, nonchè una delle più sanguinose del sud. I fatti risalgono all’11 settembre del 1943, quando nel distretto militare di Nola, ubicato nella Reggia Orsini, erano di stallo sia le truppe italiane che quelle tedesche.
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Pochi giorni prima, l’8 settembre, viene proclamato l’armistizio di Cassibile, in cui il Regno d’Italia firma la sua resa incondizionata nei confronti delle forze Alleate. I tedeschi, in poche ore, si trasformarono, dunque, da alleati a nemici ed occupanti. Il 10 settembre, due tedeschi tentarono di disarmare alcuni soldati italiani. Ne scaturisce un conflitto a fuoco, in cui uno dei tedeschi perse la vita, mentre l’altro veniva catturato.
Nell’immediato, una delegazione di soldati italiani di recò presso le truppe germaniche di stanza in città, disarmati e sventolando il vessillo bianco. Nonostante ciò, i tedeschi aprirono il fuoco contro di loro, in quel contesto perse la vita il soldato Aldo Carelli.
Il giorno dopo, l’11 settembre, la divisione corazzata Fallschirm-Panzer-Division 1 “Hermann Göring”, assaltò la caserma “Battisti”, in Piazza D’Armi. Nonostante la coraggiosa resistenza degli italiani, i tedeschi riuscirono a disarmare le truppe tricolori, portando fuori dalle mura della caserma alcuni soldati italiani, che vennero barbaramente fucilati.
A perdere la vita furono il Colonnello Roberto Amedeo, il Colonnello Michele De Pasqua, i Capitani Luigi Sidoli, Roberto Berninzoni, Mario De Manuele, i Tenenti Pietro Nizzi, Enrico Forzati, Consolato Benedetto, Eduardo Carelli, Alberto Pesce ed il Sotto Tenente Gino Iacovini.
Il ricordo dell’anniversario
In occasione del 76° anniversario, questa mattina, l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Gaetano Minieri, ed una rappresentanza delle forze dell’ordine hanno reso omaggio ai caduti. Una corona d’alloro è stata deposta presso il monumento ai caduti, posto a pochi metri dal teatro della strage. La manifestazione è proposta, da qualche anno dall’associazione “Amici del Marciapiede”.
Siamo consapevoli che non possiamo creare il futuro, se non guardiamo al passato – afferma il primo cittadino – gli errori del passato devono essere l’insegnamento per il futuro. L’eccidio cade nello stesso giorno del vile attentato alle Torri Gemelle, una triste coincidenza. Ci sono degli eroi civili e militari che vanno ricordati, perchè parte del nostro tessuto sociale.