Nella giornata della commemorazione di Giordano Bruno celebriamo l’eternità del suo pensiero.
Le fiamme del rogo bruciarono la sua carne , forgiando l’immortalità del suo spirito. L’atrocità di quella condanna a morte ci ha mostrato tutta la bestialità umana e le contraddizioni del cattolicesimo.
Gli uomini che si sostituivano a Dio e decidevano della vita e della morte come meglio credevano, confondendo i loro limiti intellettuali strapieni di pregiudizi con la volontà del Signore. Quel Dio tanto misericordioso che ci invita alla compassione, al perdono e all’amore non ci ha mai chiesto di uccidere nel suo nome ma di porgere l’altra guancia.
Giordano Bruno è diventato l’eroico simbolo della libertà di pensiero
Ho provato ad immaginarlo nell’epoca odierna, paradossalmente si ritroverebbe in un inquisizione mediatica. Il valore della libertà di opinione si confonde con quella di offendere, discriminare chi la pensa diversamente. La sua rivoluzione della “filosofia libera” dai dogmi e dai pregiudizi si sconterebbe con chi usa il proprio parere come arma per impedire e silenziare la diversità di vedute.
Passano i secoli ma la stupidità e il pregiudizio continuano a prendere il sopravvento, imponendo la propria visione e aizzando le menti deboli. Il miglior modo per commemorare Giordano Bruno e quella di pensare con la propria testa, di nutrire l’anima con la conoscenza. Soprattutto iniziare a leggere le sue opere non a soffermarsi alla superficie di qualche frase presa in rete. Combattiamo la pigrizia mentale che ci sta’ portando un arretramento culturale. Il filosofo nolano diventi un punto di riferimento per chi vuole rivoluzionare il suo mondo interiore.