Poco più di un settimana al gong che sancirà la chiusura dei termini per la presentazione delle liste in corsa per le amministrative 2025 nella città dei Gigli. Il “totonomi” ha subito oggi un violento scossone, con l’unico nome “ufficiale”, quello del cardiologo Luigi Caliendo, che si tira fuori dalla mischia.
Il passo indietro del Primario del reparto di Cardiologia all’Ospedale di Nola, arriva attraverso un post social.
Nola va ricostruita – scrive Caliendo – di questo mi ero fatto garante per amore verso la città. Contavo sul senso di responsabilità di tutti, o quantomeno dalla più larga rappresentanza possibile, lo imponeva la consapevolezza delle ultime tristi esperienze amministrative. Tutto questo non è andato a buon fine per una serie di trasversalismi personali, antiche vendette politiche attraverso la mia persona e sfrenati personalismi, niente a che vedere con l’impegno pubblico per la città.
Ho finanche messo a disposizione la mia candidatura per un soggetto da individuare nella società civile che potesse al meglio raggiungere l’obiettivo assecondando tali istanze. Ci ho provato investendolo direttamente ma con esito negativo. La mia storia – aggiunge Caliendo – la mia dignità, credibilità personale e il mio impegno professionale per il territorio ampiamente riconosciuto, non possono essere offuscati da questi meccanismi anomali della politica.
Dichiaro ufficialmente, pertanto, conclusa la mia esperienza di candidato a sindaco di Nola. – Chiude Calciendo – Ringrazio i tanti amici che mi hanno supportato , incoraggiato e creduto in questo progetto di ricostruzione sperando che questo gesto consenta ad altri di poterci riuscire. Viva la nostra Nola.
La corsa a Palazzo di città perde, dunque, uno dei cavalli favoriti a pochi giorni dal via alla campagna elettorale. Si susseguono in queste ore le riunioni nei vari schieramenti politici cittadini, in cerca di una quadra. L’aria DEM sembra vicina a sciogliere la riserva, puntando sulla Professoressa Maria Grazia De Lucia, ex assessore alla Cultura nell’amministrazione guidata da Geremia Biancardi. Una figura ritenuta capace, secondo i vertici democratici, di unire le varie correnti cittadine di centrosinistra. La prof. avrebbe superato la concorrenza del ex vicesindaco, Giuseppe Tudisco, e dell’ex Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Pizzella.
Scenari tutt’altro che definiti per gli altri schieramenti in corsa. Ancora tutta da chiarire la line-up delle cinque civiche (Più Nola Oltre, CDU, Nola 801, Per Nola e Nola Bene Comune) che, dopo l’annuncio di coalizione, non hanno ancora presentato il nome del candidato a Sindaco. Dopo le insistenti, ma tutt’altro che confermate, voci che volevano il ritorno in corsa del ex primo cittadino, Gaetano Minieri, il gruppo sarebbe pronto a confluire sulla candidatura di Andrea Ruggiero, proiettato inizialmente a correre con una lista indipendente, sostenuta dal movimento dei commercianti nolani. Sul nome di Ruggiero, potrebbe confluire, a questo punto, anche la porzione di centrodestra che sosteneva Luigi Caliendo.
Resta incerta anche la candidatura del ex capo dell’opposizione, Maurizio Barbato. L’annunciata lista di Fratelli d’Italia sarebbe già pronta, ed avrebbe il supporto totale del primo partito a livello nazionale. Da decifrare, tuttavia, lo scenario politico locale. Difficile capire, dopo gli ultimi tumulti, se vi sono margini per la nascita di una possibile coalizione a sostegno dell’architetto, che potrebbe anche giocarsi la carta della corsa solitaria.
Uno scenario frammentato, specchio delle ultime non esaltanti annate nella città di Giordano Bruno. La politica nolana è attesa da ore frenetiche, in cerca dei giusti teoremi che portino alla soluzioni ottimali, in vista di una corsa che, definire incerta è riduttivo.