di Rosa Spampanato
“Possiamo dire, che sono nato con questa passione per il trucco”. Renè Bonante è il make up artist delle star del cinema e della tv, innovatore nel suo settore, di cui è, da sempre, capace di anticipare le tendenze di successo.
“Sono stato un complice della donna, un interprete dell’anima – Ci racconta – Sono ultimo di sei figli, e vivendo con mia madre e due sorelle, sono cresciuto con il “BELLO”. Posso dire che mia madre è stata la pioniera di tutto questo. Lei stessa si è sempre curata, non l’ho mai vista trascurata e senza un velo di crema sul viso. Complice di tutto fu anche avere in famiglia, un’amica amante della bellezza come Annamaria Mazzei Pecoraro, grande amica di mia madre e, la prima ad avere un istituto di bellezza a Napoli.
Una carriera partita dal basso, che lo ha visto affermarsi tra le star, del suo settore, nel nostro paese: Tutto iniziò in una cabina estetica di un parrucchiere. Entrai come apprendista, ma più stavo lì e più mi affascinava il mondo dell’estetica. Come truccatore, sono un autodidatta, in quanto all’epoca, non c’erano tutte queste Accademie di trucco. Il talento me lo sono costruito a mano a mano. Nasco come truccatore, ma poi mi sono specializzato sul visagismo. All’inizio lavoravo come consulente di bellezza, per BEAUTY TRAINER, la testimonial di questa azienda era Gina Lollobrogida e il loro truccatore ufficiale era Gill Cagnè. Ho girato tutta l’Europa con Elfi Rauch (cosmetologia viennese, ndr)
L’apice della sua carriera lo ha visto impegnato con i grandi nomi dello spettacolo, settore in cui non è mai facile guadagnarsi la fiducia di attori e presentatori: Lavoravo in RAI come “cascettista”. All’epoca, ma anche oggi, in RAI non si assumevano parenti, ed anche se avevo un cugino che, entro come cameraman, diventò poi direttore di produzione, ho lavorato sempre con produzioni esterne. Mi ritrovai (dopo anni) a lavorare nel programma “Napoli, Prima e dopo”, come capo truccatore e parrucco Da lì poi sono andato a Sanremo, e lavorando sempre a contratto determinato, posso dire di essere stato fortunato, perché se avessi avuto il “posto fisso” ambito da molti e ovviamente anche da me, non avrei potuto fare la bellissima esperienza che ho avuto in Mediaset e in altre TV indipendenti.
Tra TV e Teatro, la differenza è abissale, ed anche il trucco non fa eccezione: In Teatro è incisivo, sei obbligato, come al cinema a seguire un copione. Il visagismo, deve essere inteso, come lo studio approfondito, di quello che si va a creare. Studio passione, e approfondimento, sono le basi migliori per un ottimo lavoro, per sé stessi in primis, e con chi si collabora.
Se gli si chiede, qual’è il trucco più difficile mai realizzato, non ha dubbi: Il trucco fatto a Gigliola Cinquetti (sorride). Pippo Baudo, mi fece questa richiesta in prima persona, mi disse “Caro Renè devi essere bravo a farmi un “trucco non trucco”. Mi dovetti attenere alla richiesta di un grande direttore artistico come Pippo Baudo. Ricordo che Conobbi Gigliola nel programma Viva Napoli, dove la truccai per la prima volta. Da lì fui scritturato da lei in persona, come truccatore ufficiale.”
La sua verve e la sua spigliatezza lo hanno portato a lavorare, oltre alla TV, anche in radio: Sono stato a Radio Marte con Fabio Brescia, in cui parlavo del mio programma “incontriamoci al Fast e beauty” (in onda su Italia mia da quasi 18 anni), e a RAI radio 2 con Luana Giannini, in cui avevamo un appuntamento settimanale che si chiamava “Parliamone con Renè”
E proprio il suo programma TV, è uno delle più grandi soddisfazioni della sua carriera: Il programma sta per compiere il suo diciottesimo anno di vita. Nasce dall’idea di Douglas Cacciatore che rappresenta la parte fondamentale di tutto il programma. Lui è il mio tutto, in questi 25 anni di collaborazione, se sono la persona che vedete oggi, è anche grazie a lui. La complicità nella vita e nel lavoro, rende molto e fa spazio. Il programma, nacque dall’idea di mettersi in gioco, dovevamo fare solo otto puntate invece siamo in onda da ben quasi 18 anni. Posso definire il nostro programma, come la trasportazione del vero “camerino trucco”, ma in diretta TV. Voglio ricordare che il programma va in diretta anche su i social ogni mercoledì sera.
Camerino Trucco è stata una delle sue trovate più innovative: 25 anni fa, sul lungomare di Napoli, nasceva questo progetto con l’intento di dare lezioni individuali di trucco per le donne che lo desideravano. Tuttora esiste in Via Domenico Morelli 49, a due passi dalla più bella piazza di Napoli, la piazza dei Martiri.
Una vita per il trucco e per la bellezza, del quale ha fatto la sua arte; Il trucco è interpretazione, io parto sempre da un percorso dell’anima, devo carpire e interpretare cosa stai pensando in quel determinato momento. Una volta, la grandissima Pupella Maggio mi scrisse una dedica dietro una sua foto; “Non sono bella, ma sono io”. Questo a significare che la bellezza sta nell’essere e non nell’apparire.
Bonante è attivo anche sul sociale, in particolare a sostegno delle donne in cura oncologica: “Ho, scritto un manuale intitolato “Make up per un sorriso”, nato appunto per le donne in oncologia. All’iniziò era nato solo per l’ospedale il Pascale di Napoli, ma poi sono riuscito a portarlo anche in altre strutture. Il manuale trova la collaborazione la consulenza del Dott. Francesco De Falco, caporeparto di Psicologia del ospedale napoletano, e la consulenza della dermatologa Nadia Russo. In più ci sono miei piccoli consigli di trucco. Mi piacerebbe, in futuro, dare uno spazio e un supporto in più e più incisivo e concreto al progetto. Nel suo futuro anche un romanzo tratto da una storia vera.
Renè ci saluta con un pensiero che ne mostra tutto l’animo artistico: “Si può ringraziare tutti, nessuno o solo se stessi. Ognuno di noi, deve credere in se stesso e come ci credi tu in te stesso, non ci crede nessuno. Nessuno crederà in te più di quanto tu faccia. “CIO CHE NON VORREI MAI ESSERE È VIVERE IN BIANCO E NERO“.