Ospedali Covid: scontro De Luca – Minieri sul nosocomio nolano

E’ scontro tra il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, e il primo cittadino di Nola, Gaetano Minieri. L’esponenziale aumento dei casi sul territorio nolano ha portato il governatore a ragionare sulla trasformazione del “Santa Maria della Pieta”, in Covid Hospital.

Una scelta che il primo cittadino bruniano ha fortemente criticato: “Questo significherebbe la fine per l’intera area – afferma Mineiri – con la paralisi di tutti i reparti che, di fatto, subirebbero uno stop pericolosissimo per l’utenza che, voglio ricordare, è vastissima (circa 500.000 abitanti)

“Io non ci sto!” – è il grido di protesta dei primo cittadino bruniano – Mi opporrò, come vi assicuro sto già facendo, ad ogni tentativo. Anzi, già nelle prossime ore istituirò un tavolo con tutti i sindaci dell’area e ne approfitto per rivolgere un accorato appello a tutti i consiglieri regionali neo eletti di questo territorio affinché prendano decisioni ad horas di tutela e protezione. Sono pronto a qualsiasi azione di protesta, se necessario, il “Santa Maria della Pietà” non si tocca.

La trasformazione del Santa Maria della Pietà in struttura Covid poterebbe forti ripercussioni non solo alla città dei Gigli, ma a tutti i comuni dell’area nolana. Immediato il supporto dei colleghi sindaci a Minieri.

Faccio mia la battaglia del Sindaco Gaetano Minieri – afferma il sindaco di Marigliano, Giuseppe Jossa affinché il presidio ospedaliero “Santa Maria della Pietà” non sia dedicato esclusivamente a Covid Hospital. Questo comporterebbe per un’utenza di 500 mila persone, tra cui anche noi di Marigliano, la paralisi di tutti i reparti incluso il Pronto Soccorso. Sono in stretto contatto con il Sindaco di Nola e tutti gli altri Sindaci dell’area per scongiurare questo provvedimento che avrebbe un peso insostenibile per la nostra popolazione.

Nel pomeriggio, le 18 fasce tricolori si sono riunite in videoconferenza per discutere sul da farsi in merito alla possibile conversione del nosocomio nolano. In contemporanea, il direttore dell’aASL NA 3 Sud, Gennaro Sosto, avrebbe incontrato i vertici del nosocomio nolano per la riconversione, che sarebbe, dunque, oramai imminente.

La reazione politica oltre i confini nolani

Ma la questione dell’ospedale di Nola smuove anche la politica al difuori dei confini nolani. Deciso l’attacco al governatore del Deputato Paolo Russo: “Quando si fa un furto ci sono sempre i basisti. Ci batteremo contro questa scelta sciagurata frutto dell’inerzia della Regione in questi mesi. Batteremo De Luca, le sue idee bislacche e smaschereremo i pali locali. I consiglieri regionali chiedano subito un incontro urgente al presidente della Regione Campania con le rappresentanze istituzionali del nostro territorio.”

Sulla stessa linea anche il deputato grillino, Luigi Iovino che annuncia un’interrogazione al Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Sottrarre a un’intera area come quella dell’agro nolano l’ospedale Santa Maria della Pietà, il cui Pronto soccorso è stato già più volte chiuso in queste settimane per casi di contagio, per destinarlo a Covid hospital, equivale a sguarnire di un presidio sanitario un territorio vastissimo che vanta oltre mezzo milione di abitanti. Sostengo, per questa ragione, il sindaco di Nola Minieri, che sta chiedendo con forza di evitare che il nosocomio diventi un presidio esclusivo per la cura del Covid. Abbiamo il dovere di individuare una soluzione che tuteli le persone contagiate, senza che però sia violato il diritto all’assistenza di nessuno”.

La petizione on-line dei cittadini.

“Opponiamoci con forza alla trasformazione dell’Ospedale di Nola “Santa Maria della Pietà” in “Covid Hospital”! E’ vero che la curva epidemiologica è in forte aumento su tutto il territorio regionale, ma DEVONO essere trovate soluzioni alternative! L’Ospedale di Nola serve un’utenza vastissima di circa 500.000 abitanti e chiudere l’ospedale con il servizio di Pronto Soccorso e tutti i reparti è un fatto grave  e pericolosissimo e significherebbe una tragedia nella tragedia! 

Come cittadini di Nola e dell’intera area nolana dobbiamo far sentire la nostra voce! Un primo doveroso passo è raccogliere le firme di tutti coloro che vogliono sostenere questa battaglia.”

Questo il testa della petizione on-line, lanciata da alcuni cittadini nolani. La raccolta firme (qui il link), in poche ore, ha superato le 600 sottoscrizioni.