Nola a rischio zona rossa? 108 casi in 3 giorni

Nola a rischio zona rossa? il numero dei positivi, nella città dei gigli, cresce inesorabilmente. L’ultimo bollettino del C.O.C. di Protezione Civile , pubblicato appena poche ore fa dal sindaco Minieri, parla di un incremento di 108 nuovi casi, rispetto al dato precedente (del 19 ottobre, ndr).

Da inizio pandemia i casi registrati salgono a 316, di cui 62 sono da considerarsi guariti, mentre 5 sono stati i decessi. Numeri decisamente allarmanti, che non accennano a fermare la loro crescita. Il dato da attenzionare è soprattutto quello dei positivi attivi, che ammontano a 249. C’è il rischio concreto, a questo punto, di un intervento da parte della Regione Campania, che, sulla scia di quanto fatto ad Arzano, potrebbe dichiarare anche Nola zona rossa.

I dati parlano chiaro, e se analizzati, risultano essere molto più preoccupanti di quelli del comune nell’area Nord di Napoli. Tra il 29 settembre e il 20 ottobre, l’incremento di positivi ad Arzano è stato pari al 209,4%. La zona rossa è scattata con circa 242 positivi (1 positivo ogni 140 abitanti, su un totale di circa 34 mila). Al 30 settembre, i malati attivi a Nola erano appena 20, oggi sono 249, con una percentuale che supera il 1100%. Nel comune bruniano, che conta meno di mille abitanti in più rispetto ad Arzano, il dato dei cittadini positivi si attesta su 1 ogni 136. Una curva dei contagi in rapida salita, che ha già costretto il primo cittadino, Minieri, a decretare la chiusura del cimitero dal 30 ottobre al 2 novembre.

In attesa di valutare la situazione nei prossimi giorni, dovrebbe concludersi nelle prossime ore lo spostamento della postazione Drive-in per effettuare i tamponi da Via Fontanarosa a via Mario De Sena, all’interno dell’ex mercato del bestiame. Uno spostamento reso necessario dai continui ingorghi che interessavano l’area circostante alla prima postazione, vista anche la vicinanza degli uffici della stessa ASL, nonché dell’ufficio postale centrale.